....non mi va di fare un...tube!: settembre 2007

Il successo dell’ iniziativa di Beppe Grillo , del V-Day, è la manifestazione di un sentimento popolare, diffuso a tutti i livelli e a tutte le fasce di età. Soprattutto i giovani però sono stati gli artefici ed i promotori di un iniziativa che ha avuto come punto di forza e principio ispiratore l’antipolitica, anzi per meglio dire,l’ideale apartitico.
La maggior parte dei giovani non si sente rappresentata da nessun movimento politico.
La sinistra che governa come peggio della destra, non tutela le classi disagiate, l’imprenditoria giovanile, che succhia l’anima alla gente attraverso il fisco, senza poi restituire in modo equo quello che con la forza ci porta via.
I sindacati , non so nemmeno quanti sono in tutto, ormai diventati partiti politici, non svolgono più la funzione di tutela del lavoratore, del precario, e curano solo i loro interessi privati. (Ho perso anche il conto di quanti figli di sindacalisti lavorano come giornalisti nei giornali e telegiornali nazionali e occupano le più alte cariche sociali).
La destra, Berlusconi, la Lega Nord… la gente è stanca! E’ stanca di essere privata di risorse essenziali alla sopravvivenza per mantenere un sistema politico tra i più cari del mondo. E’ stanca di essere serva di una casta, chiusa e inavvicinabile, che non rappresenta più nessuno.
Rappresenta solo il perpetuarsi di un potere immobile, che non cambia e non vuole cambiare.
La crisi dei simboli è ancora più grande, e non capisco come fanno ancora quelle poche persone che si sentono rappresentate da icone legate ad un passato che non esiste più (fasci, falci, martelli, croci varie). C’è una rottura di coglioni generalizzata.
Il fenomeno Bepe Grillo è sintomatico di questo malessere. Pur facendo della politica uno spettacolo (ndr Berlusconi), pur esagerando nel dire che chi è condannato in via definitiva non può occupare in posto in parlamento (perchè vanno effettuati dei distinguo tra le condanne ,la corruzione non è la stessa cosa di una condanna ottenuta per essersi opposto ad una perquisizione, magari illegittima, di una sede di un partito) il comico genovese ha centrato nel segno il problema principale. Cioè che ci siamo rotti il cazzo. E la piazza ha risposto, e il tentativo dei politici di buttarla in caciara,come al solito, è fallito miseramente.
Ne parlano tutti media e sono state raccolte 300mila firme.
Quindi i nostri "cari" politici o incominciano a fare le persone serie (tagliare i loro stipendi eliminare privilegi, occuparsi di pensioni, di disoccupazione) o presto la bolla scoppierà e saranno cazzi amari per tutti, governanti e governati. Era meglio Silvio comunque, almeno raccontava le barzellette e mi ha dato un posto di lavoro... che a dicembre grazie a Gentiloni perderò.
;Daniele